Glaucoma descrizione, sintomi e cure Dr. Marco Rossi, Oculista Monza e Milano
Il glaucoma, racchiude diverse malattie dell’occhio, che danneggiano il nervo ottico, causando la riduzione del campo visivo e a volte la cecità. Il glaucoma, può essere prodotto dall’aumento della pressione oculare, o dalla diminuzione, del flusso di sangue nel nervo ottico; e questo potrebbe danneggiare, il nervo che manda gli impulsi al cervello.
Cause del glaucoma
L’organo oculare, secerne continuamente umore acqueo per conservarsi tonico e sano.
Il liquido, viene espulso all’altezza del trabecolato, che serve al deflusso dell’umore acqueo, verso l’esterno dell’occhio e, avviene grazie alla circolazione del sangue. Il trabecolato, quando modera la mansione di riassorbimento dell’acqua dentro l’occhio, ha un aumento della pressione, causando una lesione nel nervo ottico e generando un glaucoma. Alcune volte, il nervo ottico si può danneggiare, a causa di una diminuizione del flusso sanguigno, anziché l’aumento, della pressione interna dell’occhio.
Sintomi del glaucoma
Nella fase iniziale del glaucoma, l’aumento della pressione, non manifesta sintomi, però, quando il nervo ottico inizia a subire delle lesioni, il paziente, incomincia a perdere parti di campo visivo laterale. Con il glaucoma, perdere una parte del campo visivo, non è subito notata, perché la vista inizia a ridursi lateralmente, superiormente, poi inferiormente e in fine la visione centrale è danneggiata, con l’aggravarsi della patologia. Il paziente, può avere problemi a guidare e può urtare oggetti mentre si muove, senza accorgersi, di perdere parte del campo visivo. Quando il glaucoma è grave, si perde anche la visione centrale e diminuiscono le possibilità di cura. È opportuno, prevenire il glaucoma per evitare, la fase terminale della malattia, eseguendo controlli oculistici regolari.
Diagnosi del glaucoma
Il glaucoma, è identificato, con una visita oculistica, dove si svolgono, un esame refrattivo, per stabilire le lenti da vista da usare e poi vengono fatti altri esami, per il controllo, del segmento anteriore e del fondo dell’occhio, che sono:
- Tonometria, misurazione della pressione interna dell’occhio.
- Pachimetria, misurazione dello spessore della cornea.
- Gonioscopia, che serve a stabilire da quale tipo di glaucoma si è colpiti.
- Ulteriori esami, che possono essere effettuati:
- Studio del campo visivo, che rileva la sensibilità della retina.
- Tomografia ottica a luce coerente (OCT), misura lo spessore delle fibre nervose peripapillari e del nervo ottico.
- Test della sensibilità al contrasto e test dei colori.
- Fluorangiografia, che, in caso di glaucoma neovascolare, identifica eventuali zone ischemiche periferiche.
- Iridografia, da effettuare se si ha un glaucoma uveitico e neovascolare.
- Ecografia A-B scan, che si adopera quando non si possono usare colliri, per dilatare le pupille o se il fondo oculare, non si può controllare a causa di una cataratta.
Trattamento del glaucoma
Il glaucoma nella fase iniziale, può essere curato con colliri. Quando con le cure e con i farmaci non si riduce la pressione interna dell’occhio, o non si riesce a fermare il progresso dei problemi alla vista, malgrado il calo della pressione, si procede con le operazioni chirugiche, o parachirugiche(laser).
Le operazioni chirurgiche possono essere:
- Trabeculectomia, permette la fuoriuscita dell’umore acqueo in abbondanza, negli spazi sottocongiuntivali. È usata di regola per il glaucoma.
- Impianto drenante con valvole
- Sclerectomia profonda, si riduce la sclera in modo da filtrare l’umor acqueo, nello spazio sottogongiuntivale. È usato quando, il campo visivo è gravemente cambiato.
- Endociclofotocoagulazione laser, è utilizzato a contatto con il corpo ciliare.
- Chirurgia della cataratta, a volte si può risolvere con questo intervento, perché si abbassa la pressione all’interno dell’occhio e può agevolare, l’intervento per il glaucoma.
Il glaucoma può essere curato, anche grazie a interventi parachirugici, che sono:
- Ciclofotocoagulazione con laser a diodi, per i casi più complessi di glaucoma e che non rispondono ad altre cure.
- Iridotomia con laser YAG, utile a curare e prevenire i glaucomi acuti e per curare pazienti con sindrome, della dispersione del pigmento.
- Laser Trabeculoplastica Selettiva (SLT), usata per i pazienti: intolleranti a colliri, giovani e per trattare glaucomi che non hanno reagito in modo positivo, ad altre terapie.
- Iridoplastica laser, serve a curare la sindrome da iride a plateau, una forma insolita di glaucoma.
- Goniopuntura laser, favorisce i risultati della sclerectomia, praticandola dopo alcuni giorni.
- Lisi con laser Argon delle suture del tassello sclerale, è usata alcuni giorni dopo l’intervento sui pazienti, operati di trabeculectomia e con impianti Ex-Press.
Prevenzione del glaucoma
La prevenzione del glaucoma è importante e, i soggetti a rischio, devono eseguire periodicamente, degli esami oculistici.
I pazienti più esposti al rischio di glaucoma sono:
- Chi ha parenti con il glaucoma.
- Chi ha la cornea con uno spessore ridotto, misurabile con una pachimetria.
- Chi ha un’alterazione del disco ottico, diagnosticabile con l’esame del fondo oculare.
- Chi ha difetti del campo visivo.
- Chi è affetto dalla sindrome da dispersione pigmentaria.
- Chi è malato di diabete.
- Chi ha la miopia elevata.
- Chi assume farmaci, a base di cortisone, per lunghi periodi che possono causare il tono oculare.